E.C.O.FOREST Economizzare il Carbonio Organico nelle Foreste

Tipologia
Progetti regionali
Programma di ricerca
Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020.
Ente finanziatore
Regione Emilia-Romagna
Responsabile
Menta Cristina

Partecipanti al progetto

Descrizione del progetto

E.C.O.FOREST  Economizzare il Carbonio Organico nelle Foreste

E.C.O.FOREST è un progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020.

PSR 2014-2020. TIPO DI OPERAZIONE 16.1.01 "GRUPPI OPERATIVI DEL PEI PER LA PRODUTTIVITÀ E LA SOSTENIBILITÀ DELL'AGRICOLTURA". DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 2144/2018. COMUNICAZIONE E RICHIESTA CONFERMA INVESTIMENTO - FOCUS AREA 5E PIANO DEL GRUPPO OPERATIVO - TITOLO PIANO: Programma pilota per favorire il sequestro e la conservazione del carbonio nelle faggete appenniniche a diversi indirizzi gestionali e nei rimboschimenti artificiali di conifere.

Capofila: Ente Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano

Il Piano mira a promuovere la cooperazione tra i soggetti coinvolti per la messa a punto e il trasferimento di buone pratiche di gestione delle faggete appenniniche e delle fustaie artificiali di conifere espressamente finalizzate a massimizzare l’assorbimento e a mantenere lo stock di Carbonio (sink e stock forestali), in un contesto di tradizionale utilizzazione economica dei soprassuoli forestali da parte di privati e imprese. In quest’ottica il Piano mira a individuare le migliori forme di utilizzazione dei soprassuoli forestali appenninici e a promuoverne la trasferibilità su vasta scala anche attraverso azioni di formazione, sensibilizzazione e diffusione dei risultati coinvolgendo tutti i livelli del settore forestale.

L’obiettivo generale è declinato nei seguenti obiettivi specifici:

- Stimare il sink di carbonio delle faggete e fustaie di conifere presenti nel territorio dell’area di progetto sottoposte a diverse forme di trattamento gestionale secondo procedimenti conformi alle "Guidelines and good Practices for LULUCF" dell'Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change);

- Stimare le variazioni dello stock di carbonio (C stock change) all’interno di distinti serbatoi di carbonio (biomassa epigea, biomassa ipogea, lettiera, necromassa e suolo) in faggete e fustaie di conifere sottoposte a diverse forme di trattamento;

- Valutare le variazioni della biodiversità del suolo e della qualità biologica dello stesso attraverso lo studio della comunità di microartropodi edafici e di lombrichi, oltre che all’applicazione di indici di qualità biologica del suolo QBSar e QBS-c;

- Individuare, e quindi condividere e promuovere, modalità di utilizzazione delle compagini forestali in grado di garantire la conservazione di “definiti livelli di stock di CO2“ in tutti i serbatoi sopra elencati e la qualità dei suoli;

- Introdurre le migliori pratiche di utilizzazione dei cedui e delle fustaie artificiali nella programmazione forestale (Piani di gestione forestale) dei Consorzi forestali partner di progetto e delle aree demaniali gestite dal Parco nazionale anche attraverso la valutazione dell’adeguatezza delle comprese di protezione;

- Sensibilizzare, mettere a punto, condividere e favorire l’introduzione di un sistema locale di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali (crediti di carbonio su base volontaria);

- Accrescere la resilienza nei confronti degli effetti negativi del cambiamento climatico e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali appenninici aumentandone i livelli di biodiversità.

Responsabile del Progetto: Willy Reggioni

Responsabile scientifico: prof.ssa Cristina Menta (Dip. SCVSA)

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