Facility for Multiphoton Imaging

Stato: In uso
Prenotazione: Prenotabile con approvazione del responsabile

Ubicazione

Descrizione

Microscopia multifotonica
La microscopia multifotonica si basa sull'eccitazione dei campioni attraverso un processo di assorbimento simultaneo di due o più fotoni, e sulla successiva rivelazione della luce emessa per fluorescenza.
I processi di assorbimento di due (o più) fotoni avvengono solo laddove l'intensità della luce incidente sia estremamente elevata, ovvero solo nelle strette vicinanze del punto focale di un fascio laser focalizzato. Di conseguenza, solo il piccolissimo volume di campione (detto "voxel") che si trova nello stretto intorno del punto focale viene eccitato, e solo questo voxel sarà responsabile dell'emissione di fluorescenza. I piccoli volumi di cui si parla sono dell'ordine del femtolitro (dimensione lineare dell'ordine di grandezza di qualche centinaio di nm).
La tecnica di microscopia multifotonica possiede quindi una intrinseca capacità di risoluzione tridimensionale. Scansionando il campione tridimensionalmente, voxel per voxel, si può di conseguenza ricostruire l'immagine di fluorescenza dello stesso.
La sorgente utilizzata per la microscopia multifotonica deve essere un laser che emetta impulsi ultrabrevi (per assicurare che due o più fotoni possano venire assorbiti simultaneamente) e possibilmente di lunghezza d'onda accordabile. Occorre tenere presente che, siccome due fotoni vengono assorbiti per provocare una transizione del campione, la frequenza dei fotoni deve essere la metà rispetto a quella che si utilizzerebbe per provocare un'eccitazione a singolo fotone. Le frequenze che sono necessarie cadono quindi tipicamente nel vicino infrarosso. La radiazione che cade in tale zona spettrale, inoltre, ha la caratteristica di avere una penetrazione all'interno dei tessuti biologici fino a qualche mm (grazie allo scarso assorbimento e al limitato scattering rispetto alla luce visibile o UV), permettendo di indagare parti profonde (fino a un paio di mm) dei tessuti senza bisogno di sezionarli o chiarificarli. Per questo motivo la tecnica si presta anche per l'indagine in-vivo.
Con lo stesso strumento è anche possibile raccogliere immagini basate sul segnale di generazione di seconda armonica (SHG): irraggiando il campione con una radiazione di frequenza ω, può venire generato un nuovo campo elettromagnetico a frequenza 2ω. Questo può verificarsi solo da parte di campioni (o zone di campioni) che siano non-centrosimmetrici, per esempio cristalli non-centrosimmetrici oppure tessuti che contengano fibre ordinate (come il collagene). Il processo non-lineare di SHG avviene senza alcuno scambio di energia tra radiazione e campione: il campione "catalizza" la generazione di un fotone a frequenza 2ω alle spese di 2 fotoni incidenti a frequenza ω. La microscopia SHG fornisce un'immagine selettiva delle zone di campione non centrosimmetriche, senza bisogno della presenza di fluorofori.
 
Main parts:
- Femtosecond pulsed laser Coherent Chameleon Discovery (tunable wavelength output 660-1320 nm; fixed wavelength output @ 1040 nm)
- Two-Photon Microscope Nikon A1R MP+ Upright
 
Details:
- High-Resolution Galvanometer Scanner (up to 4096 x 4096 pixels)
- Ultrahigh Speed Resonant Scanner (up to 420 frames per second)
- 4 non-descanned detectors for Blue, Green, Red and Far Red
- Detector for spectral acquisition
- 25x water-dipping objective (NA = 1.1)
 
Utilization fees (starting June 2023):
upload_utilization-fees_may2023.png
 
Recording of the presentation event (09/06/2021)
 
 
 

Dati acquisizione

Categoria:Microscopi
Produttore:Microscopio: Nikon; Laser: Coherent
Modello:Microscopio: A1R MP+ Upright; Laser: Chameleon Discovery
Data acquisizione:03/06/2020
Costo:***
N. serie:
N. inventario:
Fornitore:

Responsabili

Accesso

Dagli utenti

  1. Terenziani Francesca
  2. Lapini Andrea
  3. Sissa Cristina
  4. Delledonne Andrea
  5. Ferraboschi Ilaria
  6. Bardi Brunella
  7. Bertocchi Francesco
  8. Lazzaretti Mirca
  9. Canzolino Francesca